Nasce ad Eboli il 24 marzo 1891. Come milite della Guardia di Finanza arrivò al grado di maresciallo. Nel 1944, era al comando della Brigata Costiera di Carrara. Avuto la notizia del rastrellamento di civili a Bergiola Foscalina da parte dei tedeschi, fra cui moglie e figli, si precipito al comando tedesco proponendo se stesso in cambio dei civili. Offerta rifiutata dal comando tedesco. L’insistenza e lo spogliarsi della giubba militare dichiarandosi civile, non ebbe altro effetto che la sua fucilazione con tutti gli altri ostaggi. Il suo gesto eroico è commemorato annualmente con la deposizione della corona di alloro sul monumento a lui dedicato in Piazza della Repubblica di Eboli.
16 SETTEMBRE 1944
Sereni gli occhi avevi e dolce il viso
l’animo schiuso al canto de la vita
del cuor gentile la bontà infinita
spirava del tuo tenero sorriso
mentre sul Patrio Suolo, all’improvviso,
scendeva ancor la belva inferocita
a dilaniar la gente sbigottita
col rostro già di puro sangue intriso.
Indarno offristi il petto all’invasore,
che, cieco e sordo, l’odio bestiale
sfogò su tante vittime innocenti
“Viva l’Italia! Viva il Tricolore!”
gridasti e a l’alma dispiegasti l’ale
verso cieli più ampi e più ridenti.
ALBERTO CAFARI PANICO