EBOLI, 4 AGOSTO 1943 (LA NOTTE DI SAN DOMENICO)
Prima dello sbarco sulle coste di Capaccio, gli alleati bombardarono Eboli, caposaldo della piana del Sele. Uno degli obbiettivi primari è il castello Colonna, che ospitava il comando tedesco. E’ una pioggia di bombe tutt’intorno, e non c’è zona del paese che venga risparmiata. Chi può trova riparo in antri ritenuti sicuri, soprattutto grotte: quelle dei Cozzolini, quelle sparse nelle colline e quelle alla Tirana.
E fu una grotta di quest’ultima zona che si rifugiarono sette monaci del convento posto poco sopra. Il monastero, colpito di striscio, subì danni poi ripristinati. La grotta, invece, fu colpita in pieno, uccidendo tutti e sette i religiosi. Da allora, in Eboli, il 4 Agosto indica sciagura.