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Aprile 10, 2025

E’ una roccia di tipo calcareo-travertinoso, talvolta anche in forma cristallina-galiva con venatura di calcite (la balaustra della scala del vecchio Municipio era costruita con questo tipo di pietra). Nella regione collinare, nelle cave di Santa Croce e Cetrangolo, i minatori facevano brillare le micce a mezzogiorno, perché  ci fosse  pietra da lavorare nel dopopranzo. Così come a sera tuonavano le mine, comunicando la fine della giornata lavorativa, e si vedevano i pietrai (minatori e scalpellini) scendere in ordine sparso verso Via Borgo; omoni con scarpe chiodate e passo pesante. I quantitativi prodotti, assai modesti, fanno si che la pietra ebolitana lavorata, resti esclusa, in forma massiccia, fin quasi a tutto il medioevo. Solo in epoca rinascimentale prende forma lo sfruttamento delle cave locali e quindi viene impiegata più intensamente la cosiddetta pietra ebolitana ,di preferenza nei importanti edifici della città. Questo tipo di pietra è localizzata in ristrette aree: contrada Cetrangolo, S. Croce, Tavoliello e Madonna delle Catene.