“Longa”, alta di statura, braccia lunghe atte ad abbrancare a distanza. La presenza nell’antica Eboli di una Maria, straniera, esotica e per questo, forse, con poteri esoterici e misteriosi, la fece, agli occhi degli ingenui locali, ombra di una presenza inquietante. Fra l’altro abitava la chiesa della Madonna del Soccorso, indebitamente e con l’inganno. L’uomo nero e Maria la longa hanno un’equiparazione nei miei ricordi di bambino. L’uno portava via i bambini disobbedienti, l’altra li tirava giù da balconate e finestre se ci si sporgeva troppo. Ero troppo curioso, come tutti i bambini, per sottrarmi allo spettacolo notturno del passaggio di ubriachi e di altre situazioni a cui un bambino non avrebbe dovuto assistere. Strisciavo sul pavimento, come un verme, fino al balcone ventre a terra e così restando all’inferriata del balcone. Maria e le sue lunghe braccia non potevano trascinarmi giù, ma sentivo alitare sopra di me l’uomo nero che, a quanto pare nulla poteva in quella posizione, o forse perché ero un bravo bambino… in fondo non faceva nulla di male! Le due anime nere hanno terrorizzato i bambini per anni se non per secoli. E se non loro era il lupo cattivo o l’orco, prodotti di favole. Qualcosa doveva pur limitare i bambini nelle loro esperienze che andavano oltre i limiti.